martedì 27 febbraio 2018

Le CONGIUNZIONI G-S TRIPLE da MITHRA (1376-75 BCE) a BUDDHA (563 BCE) e a Gesù CRISTO (7 BCE)

D.S.I.M.: Deo Soli Invicto Mithrae
Altar dedicated to the "Unconquered Sun God Mithras,
Protector of the Empire" at Carnutum in Pannonia in 308
by Diocletian and his co-emperors
Sabato passato 24.2.2018 ho assistito ad una interessante conferenza, tenuta al Museo civico "Lanciani" di Guidonia Montecelio,  sui rinvenimenti archeologici relativi al culto mitraico in area tiburtino-cornicolana. Come hanno ricordato gli illustri relatori, il culto di Mithra (spesso identificato con il dio del sole Helios) - molto diffuso in tutto il medioriente fino in India (e forse anche oltre) - arrivò a Roma nel I secolo aC, si diffuse moltissimo in tutto l' impero romano (II-III sec dC) e contese a lungo il primato al cristianesimo crescente, cui soccombette poi alla fine del IV sec dC. 
The TRIPLE JUPITER-SATURN CONJUNCTION
occurred in the years 1377-1376 BCE in the constellation VIRGO,
at the time of the _first written reference to Mithra_

Tornato a casa, sono andato a curiosare un po' in rete con Google per trovare _qualcosa sulle origini del culto di questa divinità indo-iranica_ ed indovinate un po', cari amici, cosa ho trovato? Che
***il primo riferimento scritto al dio Mitra*** è stato rinvenuto in un trattato di pace concluso, guardacaso, proprio mentre era in atto una congiunzione Giove-Saturno tripla, quella del 1377-1376 BCE (cfr. diagrammi a lato).

E' infatti un fatto acclarato tra gli studiosi dei regni e delle civiltà mesopotamiche che (come leggo su Wikipedia e su altri siti) intorno al 1380-1375 BCE sia stato stipulato un trattato di pace tra gli Ittiti ed i Mitanni, chiamando delle divinità come testimoni a garanzia del reciproco rispetto degli impegni presi. Ebbene, secondo quanto scritto sulle tavolette con scrittura cuneiforme che riportano il trattato di pace, il re dei Mitanni, Shattiwaza, indicò come suo testimone il dio Mithra.

La cosa stupefacente di questi ultimi giorni è quel che ho trovato e verificato più volte con il mio software astronomico e cioè che proprio in quel torno di tempo - anni 1377 e 1376 BCE - fosse in atto una delle rare congiunzioni Giove-Saturno triple (cfr. diagrammi qui sopra). Nulla di più probabile quindi che la chiamata a testimone del dio Mitra fosse legata proprio al fatto che lui dio Mitra "era proprio lì presente" al momento della firma del trattato di pace. 

La cosa ancora più stupefacente che emerge dalle ricerche di questi ultimi tempi su Mithra e Buddha, successive a quelle su Gesù Cristo e sulla filosofia, è che le congiunzioni tra i pianeti Giove e Saturno, in particolare quelle triple (le "gravidanze celesti", che rimandano all' eliocentrismo come loro spiegazione razionale), sembrano costituire un filo rosso ontico molto consistente e continuo nei millenni come base di speculazioni religiose e filosofiche in un' area vastissima, che si estendeva almeno dall' India fino a Roma, ma forse anche oltre.

Forse aveva proprio ragione Nietzsche quando diceva (aforisma 34 de La gaia scienza, in tedesco in alto a destra qui sulla homepage) che molto probabilmente c' è ancora molto da scoprire e da svelare sull' effettivo andamento della storia, di quella del pensiero in particolare.

lunedì 12 febbraio 2018

"APOLLO HAT MICH GESCHLAGEN" - HOELDERLIN 1802

THE 1801-1802 JUPITER-SATURN CONJUNCTION
(in the constellation Virgo)
Leggendo in tedesco il testo della conferenza che Heidegger tenne a Roma il 2 aprile 1936 all' Istituto Italiano di Studi Germanici, dal titolo Hoelderlin und das Wesen der Dichtung (Hoelderlin e l' essenza della poesia), ho ritrovato il fatto - già notato da molto tempo - che Heidegger cita in questa conferenza due significative lettere di Hoelderlin all'amico Casimir Ulrich Boehlendorff, che io ho trovato in singolare coincidenza con l'inizio e con la fine della congiunzione Giove-Saturno che si verificò tra l'ottobre-novembre del 1801 e l'autunno del 1802, uno dei periodi di massima produttività artistica del poeta svevo.

Nella lettera che Hoelderlin scrisse a Boehlendorff il 4 dicembre 1801 leggiamo (GA4, p. 43) : "O Freund! Die Welt liegt heller vor mir, als sonst, und ernster da! es gefaellt mir, wie es zugeht, es gefaellt mir, wie wenn in Sommer 'der alte heilige Vater mit gelassener Hand aus roethlichen Wolken seegnende Blize schuettelt'. Denn unter allem, was ich schauen kann von Gott, ist dieses Zeichen mir das auserkorene geworden. Sonst konnt ich jauchzen ueber eine neue Wahrheit, eine bessere Ansicht dess, das ueber uns und um uns ist, jezt fuercht ich, dass es mir nicht geh am Ende, wie dem alten Tantalus, dem mehr von den Goettern ward, als er verdauen konnte."

Espressioni ugualmente molto significative Hoederlin scrive sempre a Boehlendorff un anno più tardi (novembre-dicembre 1802):
".. und das philosophische Licht um mein Fenster ist jetzt meine Freude; dass ich behalten moege, wie ich gekommen bin, bis hieher!" E ancora:
"Das gewaltige Element, das Feuer des Himmels und die Stille der Menschen, ihr Leben in der Natur, und ihre Eingeschraenktheit und Zufriedenheit, hat mich staendig ergriffen, und wie man Helden nachspricht, kann ich wohl sagen, dass mich Apollo geschlagen hat."

Come si vede/legge, Heidegger ha ripreso dalle due lettere a Boehlendorff proprio i brani da cui traspare in piena evidenza l'emozione e lo sgomento di Hoelderlin di trovarsi di fronte, di essere diretto testimone oculare del passaggio/Vorbeigang di quello che altrove chiamerà "der stille Gott der Zeit", cioè secondo me proprio della congiunzione Giove-Saturno. Lo conferma del resto lo stesso Heidegger, quando - spiegando l' espressione hoelderliniana "dichterisch wohnet der Mensch auf dieser Erde" - afferma che: " 'Dichterisch wohnen' heisst: in der Gegenwart der Goetter stehen und betroffen sein von der Wesensnaehe der Dinge." ovvero " 'Abitare poeticamente' significa: stare alla presenza degli dèi ed essere toccati dalla vicinanza essenziale delle cose."
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Leggo infine nella Cronologia curata da Luigi Reitani nel volume Friedrich Hoelderlin, Tutte le Liriche, Meridiani Mondadori, che (p. CI) "..Hoelderlin è nel luglio del 1802 un uomo lacerato, il quale sente di aver compiuto esperienze sconvolgenti che lo pongono in una condizione esistenziale fuori dalla 'normalità' ". Ebbene si dà il caso [come risulta dai grafici in alto a sinistra, cosa che ognuno può (far) verificare] che il 18 luglio del 1802 Giove e Saturno fossero in piena congiunzione e che la loro distanza angolare fosse scesa in quel momento a meno di un diametro lunare: esattamente 0° 39' 28". E' proprio questo - a parer mio - il momento in cui Hoelderlin si sentì particolarmente geschlagen/colpito da Apollo, come Signore del tempo.