martedì 29 luglio 2014

PENDULUM NATURAE (Hegel - 1801)

V. Ut magnes est vectis naturalis, ita gravitatio planetarum in solem, pendulum naturae.
1801-1802 Jupiter-Saturn conjunction

V. Come il magnete è la leva naturale, così la gravitazione dei pianeti verso il sole è il pendolo della natura.

[Dissertationi Philosophicae de Orbitis Planetarum Praemissae Theses, Aug. 27, 1801]

martedì 22 luglio 2014

TUNNEL IN PALESTINA

La congiunzione Giove-Saturno del 134 dC nella costellazione del
Sagittario, quella in previsione della quale Simone Ben Kosiba, poi
detto Bar Kokhba (figlio della 'stella') e rabbi Aqiba organizzarono
in Giudea/Palestina la violenta rivolta antiromana del 132-135
Una delle motivazioni principali dell'azione israeliana di questi giorni a Gaza è la distruzione dei tunnel costruiti dai miliziani di Hamas in prossimità del confine meridionale di Israele, tunnel dai quali i detti miliziani vorrebbero penetrare in territorio nemico per attaccare colonie e kibbutz, prendere ostaggi, ...

La cosa mi ha fatto tornare in mente quanto lessi a suo tempo sulla Storia del popolo ebraico al tempo di Gesù Cristo di E. Schuerer (Paideia, 1985) e su Le rivolte giudaiche di G. Firpo (Laterza, 1999), e cioè che tunnel e camminamenti sotterranei pazientemente costruiti giocarono un ruolo determinante anche nella violenta e inizialmente vittoriosa rivolta antiromana del 132-135, ai tempi dell'imperatore Adriano: la rivolta capeggiata da Simone Ben Kosiba in previsione ed alla luce della congiunzione Giove-Saturno del 134. Quella che, dopo la conquista di Gerusalemme e alla luce della congiunzione G-S del gennaio 134, portò rabbi Aqiba a salutare Shimon come Messia e figlio dell' astro o della stella (Bar Kokhba).

Scrive Firpo (p. 77):
"La rivolta scoppiò all'improvviso [nell'estate del 132], ma era stata preparata con cura: lo si può dedurre dalla lunga resistenza opposta ai romani dagli insorti, resa possibile dall'aver i giudei occupato preventivamente le posizioni più favorevoli, fortificandole con mura e con camminamenti sotterranei e praticando in questi ultimi dei fori verso l'alto, per usufruire della luce e dell'aria. Si trattava di opere di notevole impegno, che ben difficilmente avrebbero potuto essere realizzate nel corso della guerra, sotto l'incalzare degli avvenimenti."

Afferma lo Schuerer (vol. I, p.658):
"La rivolta si estese rapidamente all'intero paese; dovunque roccaforti, fortezze, caverne e gallerie sotterranee offrivano un nascondiglio, ivi si riunivano i combattenti per la libertà e per le usanze native. Essi, evitando la lotta aperta, devastavano il paese con sortite dai loro nascondigli e combattevano tutti quelli che non si univano alla loro causa.
E ancora (vol. I, p. 663)
"..Giulio Severo, uno dei più eccellenti generali di Adriano, tenne il comando supremo durante l'ultimo periodo e a lui va il merito d'aver soffocato la rivolta. Fu richiamato dalla Britannia a dirigere le operazioni di guerra e gli occorse parecchio tempo per porre fine alla ribellione. Non fu possibile decidere il conflitto in campo aperto. Fu necessario scovare i ribelli uno ad uno e, dove essi si tenevano nascosti in caverne, logorarli tagliando loro i rifornimenti."

I dirigenti politici e militari d'Israele, se non anche quelli religiosi, - tutti che conoscono la storia di quell'antica rivolta antiromana- tutti dicevo devono provare una sottile soddisfazione a constatare come oggi le parti si siano invertite e loro israeliti non siano più quelli che scavano pazientemente gallerie e camminamenti sotterranei ... sono oggi piuttosto quelli che vanno a stanare, con metodi invero assai sbrigativi e privi di scrupoli, quelli che si muovono come talpe nel sottosuolo ai confini meridionali del loro stato.




lunedì 7 luglio 2014

I QUADERNI NERI a PISA ... io c'ero !

Nella giornata di martedì 1° luglio si è tenuto all'Università di Pisa, Dipartimento Civiltà e forme del sapere un primo seminario di studio sui Quaderni neri di Heidegger, pubblicati in Germania in marzo di quest'anno (voll. 94, 95 e 96 della Gesamt Ausgabe, HGA). 
Hanno presentato relazioni, oltre all'organizzatore dell'evento prof. Adriano Fabris, i proff Peter Trawny (dell'Univ. tedesca di Wuppertal, curatore della pubblicazione dei tre volumi presso l'ed. Klostermann), Jesùs A. Escudero (Univ. Auton. Barcelona) e Alfredo Rocha de la Torre (Univ. S. Buenaventura, Bogotà, Colombia), era assente un prof di Lubiana, mentre sono intervenuti nel dibattito i proff L. Amoroso (Un. Pisa), S. Bancalari (Sapienza-Roma), L. Calabi (Pisa), F. Camera (Genova), V. Cesarone (Chieti), S. Poggi (Firenze) ed anche alcuni dei numerosi studenti e dottorandi presenti.
I proff. Peter Trawny (sin., Wuppertal Univ., D) e
Jesùs Adrian Escudero (destra, Univ. di Barcellona, E)
Relazioni e dibattiti tutti molto interessanti, dai quali è emerso che quando tutti i 34+2 Quaderni neri saranno stati pubblicati (e non solo quindi i primi 14 delle Ueberlegungen) da essi (circa 10% dell'intera produzione heideggeriana) non si potrà prescindere per lo studio di Heidegger e della sua filosofia.
Pur rimanendo la questione ancora aperta a successivi approfondimenti, è emersa la tendenza a considerare i pochi passi antisemiti dei Quaderni espressione del clima del tempo in Germania e semmai di un antisemitismo culturale e non razziale di Heidegger. 
Io sono stato molto contento di aver partecipato a questa intensa ed interessante giornata seminariale sia perchè ho anche potuto accennare ripetutamente alla mia proposta ermeneutica nelle discussioni in ambito plenario, sia perchè il prof Trawny mi ha dedicato venti-venticinque minuti a quattr'occhi, all'ombra degli alberi di piazza Dante, per chiedermi su di essa chiarimenti ed approfondimenti.  
In chiusura il prof Fabris ha ringraziato tutti della partecipazione, annunciando che è sua intenzione dar corso a successive iniziative dello stesso genere e ad un vero e proprio laboratorio di studio sulle opere e la filosofia di Heidegger.