domenica 17 marzo 2013

L'incontro tra papa Francesco e la famiglia Orlandi

Saluto tra il nuovo Papa e Pietro Orlandi
davanti alla chiesa di s.Anna in Vaticano (17.3.2013 mattina)
La più incredibile tra le notizie oggi ascoltate ai tg dell'ora di pranzo è stata che stamattina 17 marzo il nuovo papa Francesco, recatosi a dir messa nella piccola chiesa di s.Anna interna al Vaticano, ha salutato e si è brevemente intrattenuto sia con la madre che con il fratello Pietro di Emanuela Orlandi, la ragazzina - cittadina vaticana - misteriosamente sparita quasi 30 anni fa, il 22 giugno 1983, all'epoca del pontificato di Giovanni Paolo II.

Emanuela Orlandi
Arrivando a piedi e salutando molti fedeli e turisti a Porta Angelica in quel modo del tutto informale che è il suo tratto caratteristico, il Papa  ha poi salutato in particolare i familiari di Emanuela, mostrando di avere ben a mente il caso Orlandi, davanti a quella che è proprio la loro chiesa parrocchiale, s.Anna. Contento per le parole e per la stretta di mano del papa, Pietro Orlandi ha detto di confidare che presto il papa possa riceverlo in udienza privata.

Che la Chiesa voglia finalmente scrollarsi di dosso intrighi, reticenze, sospetti, ... e realmente rifondarsi nello spirito del santo di Assisi? Chissà che questo papa venuto da tanto lontano (e non Unto come i cardinali del post precedente) non finisca per stupirci davvero ... e in tanti ambiti (ho letto che ama molto Hoelderlin, come Heidegger). Noi lo speriamo.
Auguri Santità per un buon e lungo pontificato!!

venerdì 8 marzo 2013

De eligendo pontifice: ecco alcuni Unti dal Signore

Il card. Donald William Wuerl,
nato il 12-11-1940
Il card. Agostino Vallini,
nato il 17-04-1940
Il card. Angelo Scola, nato il 7-11-1941
Chi mi legge con una certa continuità ha chiaro che il fondamento della nuova ermeneutica storico-filosofica ch'io vado ormai da anni proponendo - essenziale per capire tanto la storia delle origini cristiane quanto la più generale 'storia dell'essere' (la heideggeriana Seinsgeschichte) - sono le CONGIUNZIONI PLANETARIE TRA GIOVE E SATURNO, il fenomeno di cui parlo approfonditamente nel mio Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana ed in questo blog. Particolare importanza hanno in questo quadro le congiunzioni G-S triple, cioè quelle congiunzioni Giove-Saturno che - a causa della particolare posizione della Terra sulla sua orbita - durano molti mesi nel cielo serale e notturno, tanto quasi quanto una gravidanza. Le ultime congiunzioni G-S di questo tipo si sono verificate a cavallo degli anni 1940-1941, quand'era in corso la II Guerra mondiale (una guerra di cui Heidegger disse che se ne poteva dare anche una lettura metafisica) e nell'anno 1981, l'anno dell'attentato a papa Wojtyla, Giovanni Paolo II. La prossima congiunzione G-S di questo tipo si avrà invece soltanto a cavallo degli anni 2238-2239, cioè tra circa 225 anni.

Bene, tutto ciò premesso, sono andato a controllare quanti e quali degli attuali componenti il Collegio cardinalizio sono nati in prossimità, cioè più o meno in coincidenza con la congiunzione Giove-Saturno tripla del 1940-41, a quanti e quali cioè - nel quadro esplicativo della nuova ermeneutica - potrebbe esser stato riconosciuto dai papi che li hanno nominati ed oggi dai colleghi cardinali il titolo di Unto dal Signore,  Messia del nuovo millennio.


E' risultato da questo controllo che alla fine del pontificato di Giovanni Paolo II vi erano quattro porporati con data di nascita prossima alla congiunzione G-S tripla del 1940-41 e precisamente:
  • il card. Gabriel Z. Wago, arcivescovo di Khartum (Sudan), nato il 27.2.1941,
  • il card. Wilfrid F. Napier, arcivescovo di Durban (Sud Africa), nato l' 8.3.1941,
  • il card. George Pell, arcivescovo di Sydney (Australia), nato l' 8.6.1941,
  • il card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano, nato il 7.11.1941.
A questo gruppo di cardinali, se ne sono aggiunti altri tre nominati da Benedetto XVI nei concistori del 2006 e del 2012. Essi sono:
  •  il card. Bechara Boutros Rai, patriarca di Antiochia (Libano), n. il 25.02.1940,
  • il card. Agostino Vallini, vicario di Ben.XVI per Roma, nato il 17.4.1940 ed
  • il card. Donald William Wuerl, arcivescovo di Washington(USA), n. il 12.11.1940.
La congiunzione Giove-Saturno del 1940-41 nella costellazione dell'Ariete avvenne eliocentricamente il 15 novembre 1940, mentre i tre allineamenti visibili da Terra si ebbero il 7 agosto e 19 ottobre 1940 e 15 febbraio 1941. 
 
Come si vede quelli che nacquero alla fine di questa gravidanza celeste e che possono quindi pensarsi ed essere pensati come figli del cielo sono soprattutto i due africani nominati da GPII e cioè il sudanese G. Z. Wago ed il sudafricano W. F. Napier.
 
Il cardinale americano Donald. W. Wuerl è invece quello la cui data di nascita cade proprio in mezzo tra la data dell'allineamento centrale 19 ottobre 1940 e la data noumenica del 15 novembre 1940, situazione in  cui il grande orologio cosmico a tre lancette (Saturno, Giove e la Terra) poteva far pensare all'inizio di una nuova era, come 1946 anni prima, all'epoca della memorabile congiunzione Giove-Saturno nei Pesci, che accompagnò la nascita di Gesù Cristo al tempo di Augusto.

lunedì 4 marzo 2013

Poteva anche dirle Benedetto XVI due parole su Emanuela Orlandi !!

Giovanni Paolo II ed Emanuela Orlandi
Certo che prima terminare il suo pontificato Benedetto XVI avrebbe anche potuto dire due parole in ricordo della giovane cittadina vaticana Emanuela Orlandi, sparita misteriosamente a 15 anni quasi trent'anni fa (il 22 giugno 1983).

Era stato sollecitato a farlo non solo dalla famiglia Orlandi, ma anche da oltre centomila sottoscrittori dell'appello rivolto da Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, al card. Tarcisio Bertone, segretario dello Stato vaticano. Cosa gli sarebbe costato?! Invece anche le due ultime occasioni del febbraio 2013 (l'ultimo Angelus domenicale e l'ultima udienza pubblica in P.za s. Pietro, mercoledì 27) sono scivolate via così, senz'alcun cenno ad Emanuela.  PERCHE'?


L'attentato del 13.5.1981 a Giov.Paolo II
G.Paolo II incontra in carcere e perdona
Alì Agca, il suo attentatore 

Non è facile rispondere a questa domanda, ipotizzare da cosa quell'incompren-sibile omissione di Bene-detto XVI possa essere stata determinata.

Certo è che mentre Giovanni Paolo II ne parlò molte volte (a partire dal 3 luglio 1983, quando ne fece subito un caso internazionale legato all'attentato da lui subito), Benedetto XVI non ha mai parlato pubblicamente di Emanuela Orlandi. 
Giovanni Paolo II con il com.
Estermann e la moglie
Occorre comunque notare che, se è vero che Benedetto XVI  si è rifiutato di ricordare Emanuela, è vero anche che nei suoi ultimi giorni di pontificato ha opposto un altro e significativo rifiuto: quello di firmare il decreto di canonizzazione per dichiarare santo Karol Wojtyla, Giovanni Paolo II, decreto sottoposto alla firma di Benedetto XVI dalla Congregazione per le cause dei Santi, su sollecitazione dei polacchi e del cardinale di Cracovia Stanislaw Dziwisz, ex segretario di G.P.II.

Probabilmente il Papa Emerito non si è voluto assumere lui tutta la responsabilità di dichiarare concluso con la santificazione di Giovanni Paolo II il periodo storico iniziato 32 anni fa con l'attentato del 13 maggio 1981 [quello che avvenne, guardacaso, nel bel mezzo della congiunzione Giove-Saturno TRIPLA del 1981 nella costellazione dell'Ariete, vd. diagrammi] Probabilmente in tutta la storia e agli avvenimenti successivi a quell'attentato vi sono passaggi, personaggi e punti che Benedetto XVI non è riuscito a capire e a chiarire a se stesso e che ne hanno, di fatto, fiaccato la Sua resistenza morale alle lotte e agli intrighi interni alla Curia romana. Da qui, oltre che dall'età avanzata, la decisione di quell'uscita di scena, con passaggio della patata bollente alle più giovani mani del successore.