martedì 28 febbraio 2012

Le congiunzioni fanno strada ... negli USA

Due anni fa, in questi giorni di fine febbraio, mi trovavo ricoverato al policlinico Umberto I, in convalescenza dopo un'operazione chirurgica di pronto soccorso (pneumotorace) cui ero stato sottoposto d'urgenza pochi giorni prima, il 22 febbraio 2010. A parte una situazione di stress per gravi motivi familiari che avevo in quel periodo, al malanno credo avesse contribuito anche il fatto che avevo passato - per circa un mese - moltissime ore del giorno e della notte in una stanza appena restaurata (quindi ancora satura di vapori di vernici e colle), a completare un paper per il 44° Annual Meeting dell' Heidegger Circle americano.
Alla relazione (di 11 pagine, in inglese, con parecchi grafici e schemi astronomici) avevo dato il titolo De Seyn, deciphering Heidegger's Works and philosophy at the light of Phenomenology and Temporality of Jupiter-Saturn conjunctions. Essa si componeva dei seguenti paragrafi:
- Abstract
- Introduction
- Phenomenology and Temporality of Jupiter-Saturn conjunctions
- 1921 Vorgriff: Heidegger's Factical Life-Experience
- 1940-41: the new coming of the Being
- The publishing of Nietzsche (I,II) in 1961
- Conclusions
Tornato a casa il 3 marzo 2010, mentre iniziavo tutta una serie di analisi e controlli per verificare se l'inconveniente al polmone fosse legato a più gravi patologie, ero tuttavia fiducioso nell'accettazione del paper inviato in America e speranzoso di poter finalmente visitare New York e la costa orientale degli USA. Il 44° meeting dell' Heidegger Circle era infatti previsto per il 7-8-9 maggio alla SUNY, la Stony Brook University di Manhattan, NY.
Fu perciò con grandissimo disappunto che il 17 marzo 2010 ricevetti dagli States la seguente comunicazione:
"Dear Mr. Cesaris,
This year we were inundated with submissions to the Heidegger Circle -- almost twice as many as previous years, and the quality was high. Our reviewers told us that we could easily have accepted twice if not three times the number of papers for which we actually have time.
We had to weigh several factors in making a final decision, given the available time slots, and unfortunately, yours was not among those we were able to include. Nevertheless, we hope that you will join us in Manhattan to attend the outstanding program. 
For conference and hotel details please visit: HeideggerCircle.Org
Robert P. Crease and Timothy A.D. Hyde
Conveners, Heidegger Circle 2010"
Quando, in risposta a questa comunicazione, scrissi di non poter partecipare e chiesi di poter conoscere i motivi del mancato accoglimento, mi fu risposto che "... with so many papers we didn't ask for extensive comments from our reviewers. Pity to miss you at this year conference. Another year!"
Fu proprio in seguito a quella delusione che decisi di dare a questo blog il titolo De Seyn e di pubblicarvi l'intera relazione di 11 pagine rifiutata a New York. Tornato ora - dopo molto tempo - a visitare il sito dell' Heidegger Circle vi apprendo che proprio in quel meeting del 2010 fu deciso di produrre una pubblicazione annuale di ricerca sul pensiero e gli scritti di M. Heidegger, dal titolo Gatherings, il cui primo numero uscì a maggio 2011.
Con piacere ho notato che il primo articolo di questo primo numero di Gatherings è un articolo del prof. Thomas Sheehan (Astonishing! Things Make Sense!, pp. 1-25) nel quale la parola "congiunzione/conjunction" è citata ben 7 volte, fatto che secondo me non è affatto casuale. Vi si parla tuttavia non di congiunzioni Giove-Saturno, ma di "conjunction of meaningful presence and human apprehension of it", di "Dasinn/Sinn conjunction", di "man-meaning conjunction", di "conjunction of time/temporality" e simili espressioni.

La mia impressione è che, pur con tutte le lentezze e le cautele tipiche di certi ambienti accademici, qualcosa si stia muovendo e che il nuovo paradigma ermeneutico a fondamento astroNomico da me proposto incominci lentamente ma continuamente ad entrare nella testa e negli scritti dei ricercatori storici e filosofici che si occupano di Heidegger e della sua filosofia.

martedì 21 febbraio 2012

Riassumendo

Come spiegavo in precedenza, il periodo medio delle congiunzioni tra Saturno e Giove (cioè tra l'Antico di giorni che si muove pian piano e quello che va più spedito, come un Figlio di mezz'età) è 19 anni e 314 giorni. Partendo da un allineamento dei due pianeti rispetto al Sole, dopo un tale tempo Giove avrà doppiato (immaginate macchine su un circuito) Saturno, cioè lo avrà sopravanzato di 360°, e i due pianeti si troveranno di nuovo allineati.Penso sia facilmente comprensibile che a metà di detto tempo, cioè  9 anni e 340 giorni dopo un allineamento, Giove avrà superato Saturno solo di mezzo giro, cioè di 180° e i due pianeti si troveranno da parti opposte rispetto al Sole (e alla Terra, assai più vicina di essi al Sole). E' anche evidente che nella stessa situazione di trovavano mezzo periodo prima, cioè 9 anni e 340 giorni prima dell'allineamento di riferimento.

La situazione si vede bene nel grafico qui a sinistra, con riferimento alla congiunzione Giove-Saturno tripla del 1940-41 nella costellazione dell'Ariete (allineamenti: 7 agosto e 20 ottobre 1940 e 15 febbraio 1941). Si vede bene che intorno al 1930-31 ed intorno al 1950-51 la separazione angolare tra i due pianeti è di circa 180°: appunto a queste situazioni astronomiche  secondo me - Heidegger fa criptico riferimento con tutto il suo ermetico parlare di svolte. Kehren che, tiene sempre a precisare, non sono  svolte nel suo modo di pensare, ma qualcosa di oggettivo e di esterno ad esso. Indicano semplicemente i tempi (ma non istanti, perchè sono processi che durano vari mesi) dopo del quale (die erste Kehre)  e  fino al quale (die zweite Kehre) l'epocale ritorno dell'Essere (la congiunzione G-S tripla del 1940-41) comincia ad essere sempre più visibile o, rispettivamente, è ancora visibile: al centro di questa vallata tra le svolte, circa dieci anni dopo la prima e circa dieci anni prima della seconda si trova l' Ereignis vero e proprio, quella situazione astronomica che - vista dall'alto (Gv 3,3) - consta del posizionarsi sulla stessa direzione delle 3 lancette (Saturno, Giove e Terra) dell'orologio cosmico .
A chi dovesse trovare la mia trattazione delle svolte troppo tecnica o tecnico-scientifica ricordo un paio di frasi di Heidegger che ho sottolineato nella mia copia di Die Frage nach der Technik, due ermetiche - ma ora spero chiare - frasi sulla tecnica.
La prima dice: "Das Wesen der Technik ist in einem hohen Sinne zweideutig. Solche Zweideutigkeit deutet in das Geheimnis aller Entbergung, d.h. der Wahrheit."
La seconda dice:
"Das Unaufhaltsame des Bestellens und das Verhaltene des Rettenden ziehen aneinander vorbei wie im Gang der Gestirne die Bahn zweier Sterne. Allein, dieser ihr Vorbeigang ist das Verborgene ihrer Naehe.
Blicken wir in das zweideutige Wesen der Technik, dann erblicken wir die Konstellation, den Sternengang des Geheimnisses."

Chiudo a questo punto, convinto di aver dato un contributo non indifferente - naturalmente a chi è in grado di recepirlo - alla comprensione  del Bremer Vortragszyklus "Einblick in das was ist" (1949), cioè di tutti i concetti ivi cripticamente espressi dallo svevo pastore dell'essere.

mercoledì 15 febbraio 2012

Die zweite Kehre i.e. Astronomical Basis of the second Turn

Come ho riportato più volte in questo blog, il periodo medio delle congiunzioni tra i pianeti Giove e Saturno è 19.859 anni, ovvero 19 anni e 314 giorni. Ciò significa, partendo da un allineamento tra i due pianeti, che dopo 19 anni e 314 giorni Giove - che è più vicino ed ha maggiore velocità angolare di Saturno - avrà superato quest'ultimo di un giro (360°) e sarà di nuovo allineato con esso.Ovviamente a metà di questo tempo, cioè 9 anni e 339.5 giorni, l'angolo di cui Giove avrà sopravanzato Saturno sarà della metà di 360°, cioè di 180°. Il che significa che mentre uno dei due pianeti sta sorgendo ad est, l'altro sta tramontando ad ovest, con la conseguente impossibilità di vederli emtrambi contemporaneamente (ciò anche senza considerare l'ulteriore problema derivante dall'intensa luminosità diurna, solare).
Ebbene, nell'autunno del 1949 - quando Heidegger stava preparando i testi per le conferenze di dicembre a Brema - stava maturando ed era ormai imminente proprio questa situazione: si era infatti a circa 10 anni dalla epocale congiunzione G-S tripla del 1940-41 (cfr. articoli precedenti). Ad esempio al 21 ottobre del 1949 nella zona di Friburgo Saturno sorgeva intorno alle 03:00 della notte e tramontava alle 16:00, mentre Giove sorgeva alle 14:00 e tramontava alle 22:30. Ciò significa che essi erano presenti contemporaneamente nella volta celeste sopra Friburgo solo dalle 14 alle 16, resi però invisibili dall'intensa luminosità diurna, solare.
Ma sentiamo cosa disse - alludendo all'imminenza di questa Kehre astronomica - Heidegger al Bremen Club il 4 dicembre 1949, durante la sua conferenza "Die Kehre":
"Vielleicht stehen wir bereits im vorausgeworfenen Shatten der Ankunft dieser Kehre. Wann und wie sie sich geschicklich ereignet, weiss niemand. Es ist auch nicht noetig, solches zu wissen. Ein Wissen dieser Art waere sogar das Verderblichste fuer den Menschen, weil sein Wesen ist, der Wartende zu sein, der des Wesen des Seins wartet, indem er es denkend huetet. Nur wenn der Mensch als der Hirt des Seins der Wahrheit des Seins wartet, kann er eine Ankunft des Seinsgeschickes erwarten, ohne in das blosse Wissenwollen zu verfallen."
In quei giorni, come detto, i due pianeti erano poco visibili e mai contemporaneamente: Saturno solo dall'una di notte all'alba, Giove dal tramonto alle 20:00 ca. La loro distanza angolare era ormai di 132° e continuava ad aumentare verso i 180° al ritmo di circa 1° alla settimana.
Das Ding als Ding ungewahrt, wahrlos. Ereignis des Einblickes, wenn nur einen Blick wir Menschen von uns aus in das was ist werfen koennen. "Dass Welt sich ereigne als Welt, dass dinge das Ding, dies ist die ferne Ankunft des Wesens des Seins selbst."
Direi che i testi di queste quattro conferenze tenute da Heidegger a Brema dall' 1 al 4 dicembre 1949 e ripetute nel marzo 1950 al grande albergo/sanatorio Buehlerhoehe siano fondamentali - associati e decrittati in base al mio paradigma ermeneutico - per arrivare a comprendere appieno la filosofia e gli scritti del pensatore svevo.

Rimane confermato quel che ho già detto in precedenti articoli e cioè che il mio Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana è il naturale complemento di Essere e tempo, potendosi considerare a buon diritto come quella seconda parte del lavoro heideggeriano che il filosofo non volle o non seppe scrivere nel 1926-27.

Dovendo infine associare una data all'insieme del fatto astronomico (distribuito su molti mesi, anche del 1951) e delle ermetiche (ma ora chiare) considerazioni filosofiche dell' Einblick heideggeriano, proporrei di datare la seconda Kehre al 13 giugno 1950 (cfr. grafico), cioè nei giorni in cui il filosofo ripeteva più volte la prima delle conferenze dell' Einblick di Brema - Das Ding (6, 10 giugno) - e scriveva della Kehre al giovane studente H. Buchner (lettera del 18 giugno, non ancora da me letta).

martedì 7 febbraio 2012

Astronomical Dating of Heidegger's Kehre ovvero Datazione e significato astronomico della 'svolta' heideggeriana

In questi giorni di gelo e di letture, muovendo dalla seconda parte della lettera di risposta che Heidegger scrisse al gesuita W.J. Richardson ai primi di aprile del 1962 (e che quello fu autorizzato a pubblicare come premessa al suo Heidegger.Through Phenomenology to Thought, Nijhoff 1963),  mi sono messo ad approfondire la Kehre, quella famosa svolta che, secondo alcuni (es. Vattimo), farebbe da spartiacque tra una prima fase del pensiero heideggeriano ed una successiva caratterizzata da un mutamento di prospettiva, mentre secondo altri (es. L.P. Hemming) "far from the 'turning' [Kehre] representing a fracture, where Heidegger abandons the existential-temporal analitic of Dasein in favour of an attempt to think only being (das Sein) as such, the 'turning' represents the point of unity in Heidegger's work. This point of unity shows how Dasein and being 'belong together' in 'the event' (das Ereignis)."
Nella lettera al padre gesuita è Heidegger stesso a precisare che, pur avendo apertamente parlato di Kehre per la prima volta nella Lettera sull'umanismo del 1947, la questione della svolta "sollecitava il mio pensiero già un decennio prima del 1947". Precisa poi che:
"La svolta non è in primo luogo un processo nel pensiero che indaga [cioè nel suo pensiero, nota mia]; essa appartiene alla questione stessa indicata con i titoli Essere e tempo e Tempo ed essere." Come dire che è invece un processo esterno al pensiero del filosofo/ricercatore e vedremo presto di che processo si tratta.
Aggiunge ancora:
"La svolta gioca nella questione stessa. Non è inventata da me, né riguarda solo il mio pensiero. Finora non mi è noto alcun tentativo di riflettere su tale questione e di analizzarla in modo critico. Invece di chiacchierare senza fondatezza e senza fine sulla 'svolta', sarebbe più raccomandabile e più fruttuoso impegnarsi finalmente nella questione indicata."
Eccomi! Eccomi a fare (un po' immodestamente) il quarto nella proporzione Fichte : Kant = io : Heidegger . E vedrete presto perchè. Ma andiamo con ordine, nella riflessione auspicata da heidegger eravamo arrivati verso il 1937.
Avendo in mente la mia chiave ermeneutica, vado a verificare e trovo che ad agosto del 1937 Giove distava ancora circa 75° da Saturno e, in coppia, i due pianeti eravano visibili per circa cinque ore della notte, dalle 21:40 circa alle 02:30 del mattino successivo. Poi Giove tramontava. Anche se andava preparandosi l'evento del 1940-41 (la congiunzione G-S tripla nell'Ariete di cui ho altre volte detto) non vedo svolte nel 1937.
Vado indietro prima di due anni poi di altri due, i pianeti si distanziano - ovviamente - e si riducono il numero di ore in cui entrambi sono visibili. Ai primi di agosto del 1933 sono visibili entrambi - molto bassi sull'orizzonte (5-6°) - solo dalle 20:00 alle 21:20, cioè per poco più di un'ora. Incomincio ad intuire cosa dev'essere stata la cosiddetta svolta esterna al pensatore e che riguarda la questione, la cosa stessa.

A questo punto vado a leggere qualcosa di qualificato sulla svolta e, dal IV capitolo (di L. Samonà) della Guida a Heidegger della Laterza (a cura di F. Volpi), scopro che una nota a margine nella copia personale di Heidegger del saggio Vom Wesen der wahrheit - Dell'essenza della verità fa risalire al 1930 "il salto nella svolta (che è essenzialmente ..nell'evento)."
Cercando ancora scopro che la prima conferenza sull'argomento di questo saggio viene tenuta il 14 luglio 1930 a Karlsruhe, allora capitale del land Baden, ed altre poi a Brema (8 ottobre), Marburgo e Friburgo (11 dicembre 1930) e nell'estate 1932 a Dresda.

Ormai convinto di trovare quel che vado cercando, riprendo il software astronomico e .. cosa trovo?

Trovo che nella notte dal 26 al 27 luglio 1930 Giove e Saturno erano praticamente a 180° uno dell'altro, cioè verso la sera del 26 mentre Saturno sorgeva Giove tramontava e, verso l'alba del 27  accadeva il viceversa, Giove sorgeva mentre Saturno tramontava. I due pianeti non erano mai visibili contemporaneamente.

Come si vede dai grafici soprastanti, a partire dalle ore 04:30 del 27 luglio 1930  la distanza angolare tra Giove e Saturno incomincia a diminuire. E continuerà a diminuire lentamente ma continuamente per tutti i prossimi 10 anni, finchè  i due pianeti non daranno luogo alla congiunzione tripla del 1940-41 nella costellazione dell'Ariete.


La svolta è dunque avvenuta, da questo momento - 04:30 del 27 luglio 1930 - a causa della sua maggiore velocità angolare Giove incomincerà ad avvicinarsi sempre di più a Saturno, in una lenta ma continua Zeitigung der Zeit che avrà come sua conclusione l'Ereignis del 1940-41, l'epocale ritorno dell'Essere. La Kehre è dunque la trasposizione filosofica, nell'ermetico linguaggio heideggeriano, del fatto astronomico descritto.
Gli scritti di Heidegger di questo periodo e dei successivi hanno lo scopo di dimostrare quanto coscienziosamente lui si preparasse ad Esserci all'appuntamento con l'Essere di dieci anni dopo.


Quali conclusioni possiamo trarre da questa critica e fruttuosa (secondo l'auspicio di Heidegger) riflessione sulla svolta-Kehre ?
1) La prima e più importante è la conferma che le congiunzioni Giove-Saturno giocano ed hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia della filosofia e della metafisica occidentale.
2) La seconda è che la fenomenologia e la temporalità delle congiunzioni tra Giove e Saturno sono in particolare la chiave interpretativa per decrittare tutta l'opera di Martin Heidegger.
3) La terza è che il filosofo della Foresta Nera era scientificamente molto meno naive di quanto a volte potesse/volesse sembrare, oppure aveva amici/consiglieri fisici e/o astronomi.
4) La quarta è che, sebbene egli si sforzasse di rendere criptico ed ermetico ogni suo discorso, pure un'opera di decifrazione e decrittazione è possibile e necessaria.

Queste mi sembrano al momento le principali conclusioni e risultati che è possibile trarre. Data anche l'ora tarda, chiudo perciò qui augurando a ciascuno di voi una buona notte. E speriamo anche che questo freddo passi presto. Bye, Giuseppe

giovedì 2 febbraio 2012

Come passa il tempo !

Proprio in questi giorni questo blog ha compiuto tre anni d'età. Pare ieri, quando - venerdì 30 gennaio 2009 - scrissi qui il mio primo post, dal titolo Dimenticanze nel quale riportavo una frase di Martin Heidegger [tratta dal suo La questione dell'essere, in Segnavia, Adelphi ed.]. Da allora ad oggi gli articoli son diventati 206-207, tutti aventi ad oggetto la questione e la storia dell'essere e la nuova chiave ermeneutica storico-filosofica che io propongo, cioè il fenomeno astroNomico delle congiunzioni tra i pianeti Giove e Saturno, oggi come allora visibili ad occhio nudo.
In questi tre anni il blog è stato visitato , con maggiore o minore assiduità e profondità, da migliaia di persone residenti in oltre 110 paesi (ca. 82% gli italiani), al ritmo di 12-15 visite al giorno. Ciò mi conferma nel fatto che quel che vengo dicendo non dev'essere proprio banale e scontato e mi incoraggia a continuare le ricerche in ambiti ai quali in gioventù non avrei mai pensato di volermi un giorno dedicare.
Ringrazio sentitamente tutti, spero di aiutare anche voi nelle vostre ricerche e cercherò naturalmente di rendere sempre più completo ed interessante il blog. A presto, Giuseppe.