lunedì 2 gennaio 2012

Dell'importanza e dell'errore di Dionigi il piccolo (ovvero: perchè siamo nel 2012 invece che nel 2018)

Verso gli anni (che ora chiamiamo) 528-529 dC, avvicinandosi manifestamente - cioè visibilmente ogni sera/notte - una nuova congiunzione tra Giove e Saturno (cfr. grafici qui a sinistra), al monaco scita Dionigi il piccolo (Dionysius Exiguus in latino) fu dato da papa Felice IV (526-530) un duplice incarico: a) calcolare le date della Pasqua dal 532 in poi; b) calcolare quanti anni erano trascorsi dall'Incarnazione, ab Incarnatione Domini nostri Iesu Christi, e dai celesti segni che l'avevano accompagnata. Il tutto per l'eventualità di iniziare un nuovo conteggio degli anni, sostituendo l' era di Diocleziano con l'era di Gesù Cristo.

Il fatto che questo problema di datazione venisse posto proprio mentre una nuova congiunzione Giove-Saturno (cong. G-S) stava iniziando non fu affatto casuale secondo me ed è invece rivelazione del fatto che nella Chiesa di quel tempo si sapeva benissimo che la 'stella' di cui si parla nel vangelo di Matteo (Mt 2, 1-2), l'evento astroNomico che avrebbe accompagnato la nascita del Figlio di Dio, altro non era che una congiunzione Giove-Saturno, quella particolare avvenuta nella costellazione dei Pesci poco più di cinque secoli prima.

Ma che calcoli fece Dionigi e su quali dati di partenza? Secondo me sapeva che quella cui stava assistendo sera dopo sera, notte dopo notte, era la 27-esima successiva a quella che lui voleva datare, questo lo sapeva benissimo, ma non conosceva il periodo medio delle congiunzioni G-S geocentriche, ovvero quello eliocentrico delle stesse.
La congiunzione cui Dionigi assistette (vedi grafici) ebbe luogo nella costellazione dei Gemelli tra il settembre 530 ed il maggio 531 e fu una pseudo-doppia con i due minimi di distanza angolare tra i due pianeti al 10 ottobre 530 (angolo residuo 2° 20' 42") e al 30 aprile 531 (ang. res. 0° 42' 06", alla longitudine di ca. 79° 57').
Tratto forse in inganno dalla precedente congiunzione G-S singola del 29 ottobre 511, Dionigi stimò in 19.64 anni l'intervallo medio tra due di queste congiunzioni, invece del valore 19.859 anni che oggi conosciamo. Fu così che stimò che la memorabile congiunzione G-S tripla nei Pesci fosse avvenuta 530 anni prima invece che, correttamente 27*19.859=536.2 anni prima. Ovvero alla fine dell'anno 753 invece che, correttamente, alla fine dell'anno 747 ab Urbe condita (corrispondente all'attuale 7 a.C.) Un errore di circa 6 anni, possiamo valutare oggi.

Il papa in carica alla conclusione dei lavori di Dionigi, cioè Bonifacio II (530-32), che aveva assistito lui stesso alla congiunzione G-S del 530-31 nei Gemelli, non aveva elementi per mettere in dubbio l'esattezza dei suoi calcoli e ne accettò quindi le conclusioni. Fu così che l'anno iniziato il 1° gennaio successivo alla conclusione della congiunzione G-S di quel tempo, quell'anno si incominciò a pensarlo ed indicarlo come Anno Domini 532 (anzichè 538, come oggi sappiamo sarebbe stato corretto).

Vi è da dire, per concludere, che la Chiesa cattolica concorda oggi - e già dagli anni 70 - sul fatto che Dionigi commise errori di calcolo, anche se ovviamente si guarda bene dal darne spiegazioni astronomiche, come le mie suddette. A pag. 972 della Bibbia CEI 1974 si può leggere:
Erode morì nell'anno 750 di Roma, che corrisponde al 4 a.C. Per un errore di calcolo, nel VI sec. l'inizio dell'èra cristiana fu fissato all'anno 754 di Roma; Gesù è nato probabilmente tra il 7 e il 6 a.C.  ... (sottolineatura mia).

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