martedì 12 maggio 2009

La fenice agli Atti

Ho ricevuto finalmente la mia copia degli Atti del VI Congresso della Società Italiana di Archeoastronomia, congresso che - a rotazione tra varie sedi - si tenne nel 2006 (22-23 settembre) a Campobasso, all'Università del Molise.

A pag 113 di questo volumetto [reperibile presso la S.I.A.-Soc. Ital. di Archeoastronomia, via Brera 28, 20121 Milano] si trova la relazione ch'io presentai quell'anno, dal titolo "La fenice svelata, nuova interpretazione astronomica di un mito millenario", nella quale - con l'aiuto di un software astronomico e dei relativi diagrammi temporali - dimostravo che praticamente in tutti e sette i casi di apparizione _datata_ del mitico uccello di origine eliopolitana rinvenibili nella letteratura antica fino alla morte di Costantino, in tutti e sette i casi alla data della presunta apparizione della fenice era in atto una congiunzione multipla (tripla/doppia) tra Giove e Saturno.

Poichè, come si è visto in un un post precedente, la probabilità che una qualunque congiunzione G-S sia tripla o doppia è solo di circa 58°/360°, cioè meno di 1/6 (mediamente una congiunzione tripla ogni 120 anni circa), risulta estremamente bassa la probabilità che siano fortuite quelle ripetute coincidenze tra eventi astronomici distribuiti su un arco di 23 secoli e loro registrazione di tipo mitico. Viceversa risulta estremamente elevata (di circa il 99.99%) la probabilità che ad apparire non fosse il mitico volatile ma proprio la congiunzione GS multipla. In sostanza si parlava di fenice, ma come immagine allegorica del raro e singolare fenomeno tra il pianeta più grande e quello più lontano.

Voglio ricordare che
due dei sette casi esaminati sono le congiunzioni Giove-Saturno multiple che delimitano il periodo della probabile vita di Gesù ed il sorgere del movimento cristiano in Judea/Palestina :
* la congiunzione G-S tripla del 7 a.C. nella costellazione dei Pesci e
* quella doppia del 34-35 nella costellazione del Leone.

Mentre la prima di queste due è con grandissima probabilità la 'stella di Betlemme' del vangelo di Matteo, la congiunzione GS doppia del 34-35 è l' appearance della fenice di cui parla Tacito in Annali 6,28, come ho scritto nella relazione. Sbagliava pertanto, ma lo dico amichevolmente e con simpatia, la prof.ssa E. Keitel a redigere giusto dieci anni fa l'articolo:

The Non-Appearance of the Phoenix at Tacitus' Annals 6.28, Amer. Journal of Philology, vol. 120, n.3 (Fall 1999), The J. Hopkins Un. Press, Baltimore 1999.

Mi piacerebbe se qualcuno che mi legge negli States segnalasse questo blog alla professoressa. Oppure, come pensavo, sarò direttamente io a farlo. E' bene che la prof.sa riveda le sue idee di dieci anni fa e che tutti gli studiosi prendano atto delle nuove scoperte!

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